Nel contesto della sicurezza occupazionale, le condizioni lavorative pericolose vengono ovviamente minimizzate il più possibile. Eppure, infortuni e lesioni continuano ad accadere, sia nei luoghi di lavoro che al di fuori di esso. Ma quali sono le vere cause che contribuiscono a originare gli incidenti? Una volta rivelate, spianano la strada a delle nuove possibilità in materia di tutela dei luoghi di lavoro – ed il livello di sicurezza della tua azienda può venire ulteriormente migliorato.
Come si verificano gli infortuni sul lavoro: le fonti di eventi imprevisti
La questione affrontata dal secondo cambiamento di paradigma riguardava le “Fonti di eventi imprevisti – decisioni o errori?”. Il primissimo evento è infatti al centro delle attenzioni, è “il primo stadio della reazione a catena”, per così dire. Quindi, chi o cosa – consapevolmente o inconsciamente – ha innescato a monte l’incidente? Mettiamo che l’infortunio sul lavoro non è stato “intenzionale”, cioè non era stato pianificato dalla vittima. Questo significa che qualcosa di inaspettato si è verificato e di conseguenza l’inatteso evento deve aver provocato un determinato cambiamento, aumentando così il potenziale di pericolo.
In poche parole, le cause degli infortuni o i fattori che li possono innescare vengono riassunti in tre categorie:
Malfunzionamento o guasto tecnico
L’esperienza dimostra che si tratta di una causa di infortuni sopravvalutata. È una domanda spesso posta da noi durante le sessioni di formazione e workshop. La conclusione: pochissime persone sono state ferite a seguito di malfunzionamenti o guasti tecnici, sia da macchinari che da utensili.
Infortunio provocato da terzi
Un infortunio causato da un’azione inaspettata da parte di terzi raramente si verifica. A questa domanda, un massimo pari al 10 percento dei partecipanti risponde di aver subito lesioni per tale ragione. Nella maggior parte dei casi però la cifra non supera mai il 5%.
Infortunio a sé stessi
L’ultimo fattore scatenante sei tu. La maggior parte dei partecipanti è convinta che circa il 60-80 percento delle lesioni sia da imputare alle proprie azioni. La nostra esperienza ventennale ormai insegna: tra il 95 ed il 99 percento degli infortuni è da attribuire agli errori umani non intenzionali.
La causa più comune degli infortuni è ampiamente sottovalutata
Per molti dei nostri partecipanti, è sorprendente constatare che a provocare (quasi) tutte le lesioni siano stati i propri errori (non intenzionali). Nel contesto della sicurezza sul lavoro – ma anche di quella in generale – questa consapevolezza è di fondamentale importanza, poiché sprona le persone a migliorarsi e gli fa vedere i propri comportamenti sotto una nuova luce. In questo modo, ne emerge una più estesa comprensione. Emerge, in un certo modo, una sorta d’intuizione sul piano personale – la premessa fondamentale per un cambiamento di mentalità e di conseguenza comportamentale.
Cosa possiamo imparare dall’errore umano
Affrontare la questione della sicurezza è una parte importante della cultura aziendale, poiché alla fine vi contribuiscono tutti. Infatti la base per un cambiamento positivo è il riconoscimento da parte di ogni dipendente di quanto l’argomento lo riguardi a livello personale. In questo senso, la consapevolezza individuale in materia di sicurezza e la percezione del proprio stato emotivo giocano un ruolo decisivo.
Ulteriori informazioni sui fattori umani
È difficile trattenere l’impatto umano sull’insorgenza degli infortuni sul lavoro. E sono proprie queste le interazioni a cui SafeStart si dedica in modo molto specifico, al fine di aumentare nei dipendenti la consapevolezza della sicurezza. Per saperne di più, vai su Chi Siamo.
Ti consigliamo la lettura dell’articolo gratuito “Il fattore umano: Li stai davvero prendendo in considerazione?”:
(Immagine: © SafeStart International)