Qualche settimana fa è uscita la nuova serie di articoli chiamata Teoria Vs. Realtà in cui esperti mondiali dibattono su diverse questioni legate alla sicurezza occupazionale.
Il primo articolo è molto interessante e affronta il tema della ricerca di indicatori proattivi affidabili. Se non l’hai ancora letto, ti consiglio di farlo, cliccando qui.
È un argomento che mi intriga e penso che valga la pena commentarlo un po’ dal punto di vista di SafeStart poiché riguarda una domanda che ci sentiamo spesso fare: “come si può monitorare il processo”?
Ad esempio, si possono monitorare in maniera più efficace il processo di implementazione di SafeStart ed il rafforzamento della cultura aziendale in materia di sicurezza grazie all’ausilio degli indicatori proattivi, che vengono così definiti dal Campbell Institute:
Gli Indicatori Proattivi sono delle misure, come suggerito dal termine stesso, proattive, preventive e predittive che monitorano e forniscono informazioni aggiornate sulle effettive prestazioni, sulle attività e sui processi di un sistema di gestione HSE, orientati all’identificazione, all’eliminazione o al controllo dei rischi che possono causare incidenti e infortuni negli ambienti di lavoro” (da “Trasformare la valutazione delle prestazioni HSE attraverso gli indicatori proattivi”, Campbell Institute).
Si suggerisce l’impiego degli indicatori proattivi per:
- anticipare, prevenire o eliminare incidenti e comportamenti a rischio,
- monitorare e valutare le prestazioni,
- incoraggiare i comportamenti in sicurezza, l’impegno personale ed il costante miglioramento,
- comunicare i risultati al management e ai collaboratori.
Le attività, progettate e finalizzate all’applicazione nel tempo dei 5 fattori di successo, possono diventare indicatori proattivi del processo, insieme a quelli appartenenti al Sistema di Gestione (SGSL).
I 5 fattori di successo per l’implementazione di SafeStart sono:
- La partecipazione e il coinvolgimento da parte di tutti i livelli organizzativi (sia durante l’implementazione del programma che dopo).
- L’insegnamento corretto delle Unità di Base SafeStart (UBS) e delle Unità sulle Decisioni Critiche SafeStart (UDCS).
- Un vero e proprio impegno da parte dell’azienda verso la sicurezza 24 ore su 24, 7 giorni su 7 nonché il coinvolgimento delle famiglie dei lavoratori nel programma “Portare SafeStart a casa”.
- L’integrazione dei concetti SafeStart nel sistema esistente di gestione HSE e nell’attuale programma di formazione sulla sicurezza.
- L’utilizzo del sistema SafeStart in maniera positiva affinché non venga percepito come un programma punitivo.
Inoltre, si suggeriscono le seguenti categorie di Indicatori Proattivi (IP):
Comunicazione interpersonale:
- Incontri sulla sicurezza tenuti da management e preposti.
- Incontri sulla sicurezza tenuti dai lavoratori.
- Feedback positivo a seguito delle osservazioni (la tradizionale BBS – Sicurezza Basata sui Comportamenti).
- Riunioni periodiche sulla sicurezza.
Risorse:
Le risorse destinate al miglioramento e consolidamento della cultura in materia di sicurezza possono comprendere sotto categorie – come ad es., personale, materiali, metodo, tempo e fondi investiti nell’implementazione del programma – nonché essere un indicatore chiave del coinvolgimento del top management.
Monitoraggio e valutazione del processo:
I sondaggi sulla percezione possono essere utili come indicatore del livello di avanzamento, cambiamento e consolidamento della cultura in materia di sicurezza; i sondaggi forniscono ai vertici aziendali un feedback da parte dei lavoratori relativamente ai punti di forza e di debolezza esistenti in tal senso.
Stimolazione dei comportamenti in sicurezza:
La definizione, da parte di management e preposti, di indicatori inerenti alle attività finalizzate ad evitare l’insorgere di certi stati fisici o emotivi; l’identificazione delle abitudini nello svolgimento delle operazioni; il miglioramento delle abitudini in materia di sicurezza; l’acquisizione di responsabilità per interrompere un’attività rischiosa rilevata nella compilazione della scheda “Valuta il tuo stato” sono solo alcuni di questi comportamenti.
Come parte integrante del processo di consolidamento della cultura in materia di sicurezza, eseguito con l’aiuto di SafeStart, viene offerta una sessione di orientamento al Comitato di implementazione e monitoraggio, l’entità più importante del progetto, che realizzerà i piani d’azione suggeriti. Nel corso della seduta verranno mostrati i diversi indicatori di gestione, sia reattivi che proattivi, utili a determinare e misurare lo stato di avanzamento del programma. Sono forniti circa 45 indicatori con i rispettivi pannelli di valutazione e verifica, in modo che i risultati vengano periodicamente presentati al management e alle parti interessate. Ad integrazione sono fornite liste di controllo per monitorare l’evoluzione del processo con cadenza semestrale.
Grazie ai punti sopra menzionati, il processo di implementazione di SafeStart conta su di un chiaro piano d’azione nella fase di esecuzione della durata di 4 anni, periodo nel quale possiamo arrivare a rispondere chiaramente a quella domanda ricorrente che si pone il management… “Come posso monitorare il processo?”.